Federica Boragina

(1986), dottore in ricerca in Storia dell’arte contemporanea all’Università di Torino ed è attualmente impegnata come professore a contratto di Storia della Video Arte all’Università Cattolica (BS), come editor presso Electa e nella ricerca accademica. Ha insegnato presso NABA e IED, ha svolto il ruolo di assistente curatore per il Padiglione Italia alla 55 Biennale d'arte di Venezia (2017) e ha lavorato come assistente curatore per la collezione d’arte del Novecento di Intesa Sanpaolo (2011-2017). Con Giulia Brivio è fondatrice di Studio Boîte, uno studio di ricerca e produzione dedicato all’editoria d'arte contemporanea. I suoi studi sono dedicati alla scena artistica italiana del secondo dopoguerra, la cultura underground culture e l’editoria d’arte. Ha pubblicato Fabio Mauri. Che cosa è, se è, l’ideologia nell’arte (Rubettino, 2012), Interno domestico. Mostre in appartamenti 1972-2013 (Fortinoeditions, 2013), Editoria e controcultura. La storia dell’Ed.912 (Postemediabooks, 2021) e articoli su riviste scientifiche e di settore.

Wolf Vostell e il «dé-coll/age»: la sovversione come resistenza

Dicembre, 2023
Il 6 settembre 1954, Wolf Vostell, allora ventenne, da poco giunto a Parigi da Colonia, sentì la parola ‘décollage’ risuonare con veemenza da un’edicola di rue de Buci – Boulevard Saint Germain. Qui l’edicolante ripeteva il titolo di una sensazionale notizia comparsa sulla prima pagina de «Le Figaro»: “Peu aprés son décollage (…) un Supercostellation tombe et s’engloutit dans la

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