Alice barale

studiosa di Estetica, è ricercatrice a tempo determinato presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano. Ha lavorato a lungo su Aby Warburg e Walter Benjamin, autori a cui ha dedicato diversi saggi e due monografie (La malinconia dell’immagine, FUP, 2009 e La prima impresa: Shakespeare in Warburg e Benjamin, Jaca Book, 2021). Di Benjamin ha curato un’edizione e traduzione italiana de L’Origine del dramma barocco tedesco (Carocci, 2018). Tra i suoi interessi di ricerca più recenti, la filosofia del colore (Il giallo del colore, Jaca Book, 2020) e il rapporto tra arte e intelligenza artificiale, tema su cui ha pubblicato la curatela Arte e intelligenza artificiale. Be my GAN (Jaca Book, 2020) e al quale sta lavorando in un nuovo libro che uscirà prossimamente.

Una “strana prospettiva”: un percorso nella AI art

Dicembre, 2023
Sono passati ormai alcuni anni da quando per la prima volta un’opera realizzata con l’intelligenza artificiale (IA) è stata venduta sul mercato “ufficiale” dell’arte, da Christie’s nel 2018 (2). Da allora sono successe molte cose: sono emersi nuovi tipi di IA, che hanno permesso nuovi esperimenti artistici. Resta, tuttavia, un interrogativo filosofico, che riguarda l’ancora “strana” presenza che la IA

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